L’arsenico è un elemento chimico che si trova su alcune rocce legato ad altri minerali. Quando l’acqua potabile, proviene da zone di origine vulcanica, è ricca in arsenico. L’assunzione di arsenico per lunghi periodi possono esercitare effetti cronici tossici che riguardano la pelle, alterazioni gastrointestinali, cardiovascolari, polmonari, neurologiche e immunologhe, anemia e alterazioni delle funzioni riproduttive e dello sviluppo. Se assunto in quantità superiori ai 200µg ha effetti gravi sulla salute, anche cancerogeni. La legge obbliga i produttori delle acque in bottiglia a rispettare lo stesso limite di concentrazione vigente per le acque per il consumo umano (10 μg/l). Purtroppo questi limiti non sono sempre rispettati e capita che diverse regioni italiane (Emilia, Lombardia, Alto Adige, Campania, Toscana e Lazio) superino tale limite, e ne consegue un rischio per la salute dei cittadini di tali zone.